Giancarlo Canzanelli, Sara Swartz - Universitas Forum, Vol. 1, No. 2, May 2009
EDITORIALE
INNOVARE IN TEMPI DI CRISI

Giancarlo Canzanelli* e Sara Swartz°

Quella che è iniziata come una crisi finanziaria ha già avuto un impatto notevole sull’economia reale ed è diventata una crisi globale dello sviluppo, influenzando le condizioni di vita delle persone, generando disoccupazione, peggiorando la povertà e creando insicurezza. Questo è particolarmente vero soprattutto nei paesi poveri e, in particolare, nell’Africa sub-sahariana, dove la caduta dei prezzi delle merci sta danneggiando i piccoli produttori, specialmente le donne, e dove gli sforzi per diversificare l’economia stanno incontrando nuove difficoltà. Questa situazione è riconosciuta anche dalle principali istituzioni finanziarie internazionali. Infatti, secondo Obiageli Exekwesili, vice Presidente della Banca Mondiale (Regione Africa), «la crisi, ancor prima d’influenzare il relativamente sano settore finanziario africano, sta facendo balenare lo spettro dell’instabilità politica, del conflitto sociale, e potrebbe scatenare un grave disastro umanitario nell’ultima frontiera dello sviluppo del mondo»[1].

Nel momento in cui i bilanci per l’aiuto sono ridotti drasticamente, le istituzioni internazionali per la cooperazione allo sviluppo sono chiamate a fornire delle risposte. Esse stesse in crisi, queste istituzioni stanno ora ridefinendo i loro approcci e gli strumenti per fornire “aiuti”. La situazione attuale fa diventare sempre più urgente l’innovazione e potrebbe essere un’opportunità per ampliare la portata di questa ridefinizione. Al di là di meri cambiamenti delle modalità di aiuto, potrebbe stimolare una nuova concettualizzazione dello sviluppo e della cooperazione, valorizzando il protagonismo delle comunità territoriali e dei loro attori pubblici e privati.

Infatti, il “territorio” non è solo uno spazio geografico o amministrativo; è anche, e soprattutto, un tessuto relazionale complesso e, sempre di più, un nuovo modello di governance locale. Questo modello sta influenzando gli approcci della cooperazione allo sviluppo che, in molti casi, stanno promuovendo network internazionali di territori, detti anche “partenariati territoriali”. Questi partenariati, e i loro network di economie locali, suggeriscono che è possibile un’alternativa all’economia globalizzata – per com’è generalmente intesa – e che la cooperazione internazionale allo sviluppo ha un ruolo catalizzatore da giocare in questo senso.

Gli autori di questo secondo numero di Universitas Forum hanno proposto strategie e idee su come affrontare la crisi attuale, facendo riferimento alla loro particolare esperienza: i movimenti delle donne e le loro reti transnazionali; lo sviluppo economico locale e i network internazionali delle agenzie di sviluppo economico locale; il movimento del Commercio Equo certificato; le reti di cooperazione decentrata e i partenariati territoriali; i movimenti per la biodiversità e la produzione di alimenti biologici in territori dove i governi regionali e locali stanno giocando un ruolo chiave; le attività portate avanti per integrare le pratiche tradizionali nei sistemi di sanità pubblica attraverso reti regionali e cooperazione sud-sud.

Come sostiene Vandana Shiva nella sua intervista a Universitas Forum, solo attraverso economie locali forti e la possibilità del “rapido adattamento del piccolo” possiamo emergere dalla crisi attuale. Non solo le economie locali permettono alle persone di scegliere le loro priorità di sviluppo e i canali d’investimento, ma tendono anche a stimolare l’innovazione, a investire nelle proprie risorse umane e naturali e a generare reti territoriali che collegano tra loro gli attori pubblici e privati di un dato territorio, promuovendo catene di valore. In tal modo, si potenziano le caratteristiche uniche di ogni area specifica, aumentandone la produttività e la competitività nello scenario globale.

Concentrarsi sul “locale”, prosegue Shiva, non significa però isolamento: significa networking. Il networking globale di queste economie locali, in particolare di quelle in via di sviluppo, senza i “grandi” intermediari aziendali, può facilitare scambi tecnologici e di conoscenze migliori, serve a promuovere joint-venture per l’accesso ai mercati globali e stimola la creazione di catene di solidarietà sociale ed economica. Il Commercio Equo, ad esempio, offre uno strumento per portare avanti una strategia di sviluppo locale endogeno in molti modi diversi. Ad esempio fornendo una base di economia sociale, rafforzando i legami locale-globale, diffondendo valori condivisi e creando catene commerciali alternative, incluse quelle delle reti di Commercio Equo sud-sud.

Nella sezione “Recensioni”, oltre ad una relazione sul Rapporto sulla Fame 2008 dell’International Food Policy Research Institute, pubblichiamo la recensione di un libro che descrive il Programma di Sviluppo Umano Locale a Cuba, che ha generato un vasto interesse a livello internazionale. Il testo completo di questa pubblicazione, che merita di essere ampiamente conosciuta, è a disposizione dei lettori.

Infine, nella sezione “Punti di vista”, proseguiamo la discussione sull’articolazione delle conoscenze e delle pratiche tradizionali all’interno dei Sistemi di sanità pubblica iniziata durante il convegno internazionale su questo tema, sul quale abbiamo pubblicato un rapporto nel primo numero. Il comitato editoriale vuole incoraggiare i lettori di Universitas Forum a contribuire a questa sezione con i loro punti di vista e le loro esperienze collegate ai temi trattati nei numeri pubblicati, al fine di mantenere aperto il dibattito.


* Giancarlo Canzanelli è coordinatore di ART ILS LEDA, UNDP/UNOPS, e membro del comitato editoriale di Universitas Forum.

° Sara Swartz è coordinatrice del programma ART Universitas e del comitato editoriale di Universitas Forum.

1. Dalla relazione principale all’inaugurazione della Conferenza annuale 2009 organizzata dalla Society for International Development di Washington intitolata “Finding Common Ground on Foreign Aid”. Si veda: http://web.worldbank.org/WBSITE/EXTERNAL/COUNTRIES/AFRICAEXT/0,,contentMDK:22172239~menuPK:258659~pagePK:2865106~piPK:2865128~theSitePK:258644,00.html

 Universitas Forum, Vol. 1, No. 2, May 2009





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