Andrea Nobili e Federica Di Pietrantonio - Universitas Forum, Vol. 2, No. 1, September 2010
IN PRATICA
IL PIANO STRATEGICO DELLA CITTÀ DI VIBO VALENTIA: UN'ESPERIENZA CONDIVISA

Andrea Nobili e Federica Di Pietrantonio *

Vibo Valentia: inquadramento territoriale

Vibo Valentia (35.000 abitanti ca.) è uno dei centri urbani principali della Calabria, capoluogo dell'omonima Provincia. Il territorio comunale (46,34 kmq) si estende dal Mar Tirreno verso un entroterra montuoso (le cosiddette serre vibonesi) e comprende la città collinare di Vibo Valentia, la frazione costiera di Vibo Marina e diverse frazioni minori sparse nella campagna. Come molte città del Mezzogiorno, Vibo Valentia ha origini molto antiche, risalenti alla colonizzazione greca del Sud Italia. La zona è stata abitata per secoli e vanta perci un patrimonio culturale estremamente ricco e diversificato, anche se non abbastanza conosciuto, n adeguatamente valorizzato. La città è anche un importante polo industriale e di servizio per l'intera provincia ed è dotata di uno dei maggiori porti turistico-commerciali dell'Italia meridionale.

All'avvio del processo di pianificazione strategica, Vibo Valentia mostrava un forte potenziale come meta turistica, ma, allo stesso tempo, presentava numerose criticità che le impedivano di essere realmente attrattiva, non solo per i turisti, ma anche per gli stessi abitanti: carenza di infrastrutture e servizi per il turista, bassa qualità urbana, degrado degli edifici storici, tendenza alla dispersione insediativa, alta instabilità idrogeologica e presenza diffusa di insediamenti abusivi degradati, soprattutto lungo la costa. Inoltre, la comunità locale nel suo insieme non sembrava avere un'idea chiara e condivisa del ruolo che il territorio avrebbe potuto giocare, in futuro, all'interno della competizione globale. Ciononostante, i vibonesi mostravano un forte, quasi istintivo senso di identità e di appartenenza, che è stato tenuto in debita considerazione durante il processo di pianificazione strategica.

L'approccio partecipativo: la pianificazione strategica come processo bottom up

Il Comune di Vibo Valentia, al pari della maggior parte dei Comuni italiani, ha riconosciuto nel Piano Strategico un'importante opportunità per lo sviluppo del proprio territorio. Nel 2008, ha avviato il processo di pianificazione strategica ed è entrata così in una nuova fase del suo processo di sviluppo, finalizzata al raggiungimento di una posizione competitiva nei nuovi scenari nazionali ed internazionali. Tale processo ha rappresentato un vero e proprio cambiamento culturale all'interno delle tradizionali procedure dell'Amministrazione comunale; in particolare, ha richiesto l'abbandono di approcci burocratici e prescrittivi al territorio e l'adozione di una strategia tesa a valorizzare i processi legati a percorsi di concertazione, cooperazione e condivisione con la comunità locale, nell'ambito di una visione condivisa del futuro. Il Piano Strategico di Vibo Valentia è stato denominato Vibo Futura 2015, per evidenziare la volontà della città e della sua Amministrazione di progettare il proprio futuro. Il Piano indica all'Amministrazione comunale le linee di sviluppo del territorio da realizzare con il supporto della programmazione dei fondi strutturali 2007-2013, che apre la nuova ed ultima fase di utilizzo di risorse europee a supporto delle politiche di coesione e sviluppo per consentire l'allineamento delle Regioni italiane Obiettivo 1 agli standard europei. In una prospettiva di sviluppo di medio-lungo periodo, il Piano Strategico ViboFutura 2015 ha ricercato le condizioni di coesistenza con gli strumenti di pianificazione e programmazione già esistenti sul territorio, in un'ottica di integrazione tra politiche settoriali diverse. In particolare, ha cercato un'integrazione con il Piano Strutturale Comunale, con gli indirizzi del Piano Provinciale di Coordinamento e con gli strumenti di programmazione degli investimenti pubblici.

Lo studio iNExT[1], rappresentato dagli autori, si è occupato dell'assistenza tecnica all'amministrazione per la redazione del Piano Strategico. I professionisti iNExT hanno adottato una metodologia di lavoro partecipata, volta all'inclusione di tutta la comunità locale nella costruzione di una strategia di sviluppo condivisa. Da diversi anni iNExT si occupa di Pianificazione Strategica ed ha, da sempre, interpretato l'elaborazione del Piano come il frutto di un processo circolare che coinvolge la pluralità dei soggetti locali.

I due principi fondamentali per l'elaborazione del Piano Strategico di Vibo Valentia sono stati un'accurata analisi ed interpretazione delle variabili territoriali, come basi sulle quali fondare strategie di sviluppo realmente efficaci, e l'utilizzo di una metodologia partecipativa applicata per l'intera durata del processo di pianificazione strategica.

Il Piano Strategico della città di Vibo Valentia è la testimonianza di quanto la partecipazione e il coinvolgimento attivo della comunità locale, ma soprattutto l'impegno dei cittadini, dell'Amministrazione e dei portatori di interessi (stakeholders) del territorio siano elementi imprescindibili per il buon esito della pianificazione, nonch la migliore garanzia per ottenere risultati concreti di sviluppo. Infatti, grazie all'impegno ed alla collaborazione dell'Amministrazione e degli stakeholders, il processo ha potuto evidenziare in maniera efficace i punti di forza, di debolezza, le opportunità e le sfide in grado di plasmare il futuro di Vibo Valentia, individuare i bisogni e le aspettative degli attori locali e far emergere l'immagine futura della città (la vision) che la comunità locale desidera costruire e le azioni necessarie a concretizzarla. In questo caso, l'approccio concertativo adottato ha consentito di valorizzare conoscenze e competenze già esistenti, e di facilitare le relazioni tra gli attori, rafforzando il senso di identità collettiva e di appartenenza al territorio. Inoltre, ha responsabilizzato i cittadini e gli stakeholders, rendendoli maggiormente consapevoli del proprio ruolo nel processo di sviluppo.

L'Amministrazione comunale ha incoraggiato la partecipazione promuovendo diverse occasioni di incontro, discussione e condivisione. L'Ufficio di Piano (creato dal Comune per coordinare e gestire l'intero processo, con il supporto dei professionisti iNExT) ha lavorato assiduamente per promuovere la partecipazione attraverso una comunicazione puntuale e precisa, mirata, fra l'altro, ad informare la cittadinanza delle iniziative e gli eventi della partecipazione. Ha costantemente invitato tutti i soggetti territoriali a prendere parte al processo, richiamando la loro attenzione sull'importanza di agire da protagonisti nella ricerca di un futuro comune per Vibo Valentia.

Data la poca abitudine dei cittadini vibonesi all'utilizzo di pratiche partecipative, la metodologia adottata è stata di tipo differenziato: sin dall'inizio del processo, è stato fornito un costante supporto informativo per facilitare la comprensione degli obiettivi e dei vari stadi del processo di pianificazione. Le fasi del processo partecipativo hanno poi richiesto un crescente impegno da parte degli stakeholders: all'inizio del processo è stato organizzato un evento di presentazione del piano, volto semplicemente ad informare la comunità locale sugli obiettivi e sulla metodologia del piano stesso; in un secondo tempo, sono state effettuate interviste a rappresentanti politici, economici e del terzo settore, con un percorso specifico di coinvolgimento delle scuole, per incoraggiare gli studenti a diventare parte attiva nella costruzione della propria città e del proprio futuro. Sono stati organizzati, in una fase successiva, i Tavoli Tematici degli Open Days e una serie di incontri bilaterali con i principali stakeholders locali, focalizzati sulla definizione della strategia condivisa di sviluppo. L'ultimo stadio del processo partecipativo ha visto la costituzione di Gruppi di lavoro operativi, che hanno identificato progetti di sviluppo coerenti con la strategia individuata.


Un momento della partecipazione: Focus Group sul Porto (luglio 2008)

Inoltre, la realizzazione del sito web www.vibofutura2015.org all'inizio del processo ha contribuito a diffondere le informazioni e ad aumentare la possibilità di interazione tra i vari attori, raggiungendo quelle fasce di popolazione (giovani, lavoratori, ecc.) assenti dagli incontri istituzionali organizzati, ma con la possibilità di fruire di strumenti informatici. La finalità principale del sito è stata quella di mantenere vivo lo spirito di partecipazione e di condivisione tra il gruppo di lavoro ed i cittadini. Il sito, creato con il contributo di studenti di design locali, ha subito una significativa evoluzione nel corso del processo di Piano Strategico, a mano a mano che nuovi contenuti (materiali informativi, presentazioni, ecc.) venivano periodicamente aggiunti. Il sito è diventato la prova tangibile della volontà dell'Amministrazione di (ri)costruire un solido rapporto con la comunità locale, basato sulla trasparenza, la comunicazione e la reciproca fiducia.

Costruire insieme la strategia

In una prima fase di analisi, il processo partecipativo e l'analisi delle variabili territoriali hanno fatto emergere la complessità e la multiformità del territorio di Vibo Valentia. La città di Vibo Valentia aveva in quel momento un ruolo consolidato come centro di riferimento del territorio provinciale, ma allo stesso tempo non aveva ancora sviluppato quelle caratteristiche avanzate di innovazione, di integrazione, di qualità che potessero renderla realmente attrattiva, per i residenti, i turisti, gli imprenditori. Il territorio vibonese si presentava, in effetti, come un territorio frammentario da tutti i punti di vista: produttivo (con attività economiche apparentemente inconciliabili sviluppate in aree adiacenti, come l'industria pesante ed il turismo balneare), insediativo (con diverse realtà urbane separate tra loro), infrastrutturale (con reti di trasporto non integrate tra di loro), ecc. In tale frammentazione Vibo Valentia, non riusciva a proporsi come polo di coordinamento, guida e motore dello sviluppo della provincia. Inoltre, la multiformità del capoluogo investiva anche l'intero territorio circostante, che, da una parte, aveva sviluppato forme di dipendenza dal capoluogo per i servizi alla persona e le attività produttive connesse all'industria; dall'altra, aveva innescato processi di sviluppo in qualche modo alternativi a quello vibonese, incentrati sulla valorizzazione delle risorse endogene. La città si trovava perci immersa in un territorio molto diversificato, all'interno del quale stentava a trovare un'identità precisa.

L'analisi mostrava anche che nessuna realtà della Provincia, poteva, autonomamente, innescare processi di sviluppo competitivi, in quanto si trattava di piccoli centri che, da soli, non avevano la massa critica necessaria ad affrontare una competizione globale. Quindi, il processo ha evidenziato la necessità di costruire, mettendo in rete i Comuni minori, un sistema territoriale e produttivo fortemente integrato, all'interno del quale il Comune di Vibo, in forza del proprio ruolo storico ed istituzionale, si ponga come soggetto capofila, con funzioni di coordinamento, di gestione unitaria, di raccordo con le Istituzioni sovraordinate.

Dall'analisi è emersa la vision del Piano strategico, che è stato il primo passo nell'elaborazione della Strategia di Sviluppo per Vibo Valentia. La vision è un'immagine possibile del futuro di un territorio, che orienta l'intero processo di pianificazione, proponendo, coerentemente con gli esiti delle indagini conoscitive e del processo partecipativo, un possibile ruolo del sistema locale verso il quale indirizzare le iniziative di sviluppo. La vision proposta per Vibo Valentia - Vibo Futura 2015: un Territorio di Valore - rispecchia la multiformità del territorio vibonese, e allo stesso tempo la sua identità storico-culturale comune, costruita nel corso di una storia millenaria, ma non ancora sufficientemente interiorizzata dagli abitanti, n adeguatamente valorizzata verso l'esterno. Vibo è una città in cerca della propria identità, piena di conflitti irrisolti per esempio, tra la realtà costiera e quella montana, o tra crescita industriale e sviluppo turistico.

Vibo ha storicamente ricoperto e ricopre in parte tuttora - un ruolo di riferimento per l'area vasta, ma questo ruolo deve essere riscoperto e potenziato:
rafforzando la funzione della città come polo di servizio, in grado di supportare efficacemente le diverse attività produttive e realtà insediative presenti sul territorio (il centro storico, la frazione marina, le frazioni dell'entroterra). Vibo Valentia si deve porre come motore e guida dello sviluppo della Provincia, mettendo a disposizione servizi ed infrastrutture funzionali al suo rilancio socioeconomico e culturale;
riportando alla luce (come in uno scavo archeologico) le risorse endogene della città e del suo intorno e ridando loro valore ed appeal. Il Piano Strategico, in questo senso, deve puntare a rafforzare il senso di identità collettiva e di appartenenza dei suoi abitanti i quali, resi maggiormente consci delle proprie potenzialità, potranno operare scelte consapevoli per la crescita futura del proprio territorio.

La vision di Vibo è quindi quella di città dell'integrazione: snodo e interfaccia tra costa ed entroterra, nell'ottica di uno sviluppo più equilibrato, e spazio di riconciliazione tra diverse anime (industriale, turistica, culturale, commerciale e di servizio), per valorizzarle e rafforzarle in maniera coordinata e sinergica.


Graficizzazione della Vision del Piano Strategico Vibo Futura 2015

Nella vision Vibo Futura 2015: un Territorio di Valore si nascondono diversi significati:
il termine territorio sintetizza la connotazione di area vasta del Piano Strategico, il quale riguarda non solo il Comune di Vibo Valentia, ma anche i Comuni contermini ed, in prospettiva, l'intera Provincia; l'accostamento di Vibo Futura e Territorio suggerisce anche un ruolo futuro della città, a servizio del territorio stesso;
il concetto di valore esprime la ricchezza del territorio vibonese dal punto di vista delle risorse storico-culturali, enogastronomiche, ambientali e socioeconomiche, da cui partire per lo sviluppo futuro; quello di Vibo Valentia è un territorio di valore di per s ed è anche in grado di produrre valore, fornendo risorse umane qualificate e prodotti di eccellenza. Valore è anche sinonimo di coraggio: realizzare un percorso di Piano Strategico vuol dire anche, per una comunità, avere il coraggio di effettuare scelte forti, di accettare le sfide della modernità e della globalizzazione, di mettersi in gioco per costruire insieme il proprio futuro;
lo slogan nel suo complesso intende anche risvegliare l'orgoglio della comunità locale: il Piano Strategico mira infatti a guidare i soggetti territoriali alla riscoperta delle proprie radici e potenzialità comuni e a rafforzare l'identità locale ed il senso di appartenenza, usandoli come leva per lo sviluppo.

Il passo successivo è stato la definizione di obiettivi trasversali, che rappresentano alcune esigenze generali della comunità locale emerse dal processo partecipativo e si collocano in maniera trasversale rispetto ai temi specifici discussi nel corso degli incontri. Gli obiettivi trasversali sono tre:
Tutela e valorizzazione delle risorse endogene: gli attori territoriali hanno manifestato una notevole consapevolezza delle potenzialità di Vibo, come luogo di concentrazione di rilevanti risorse storiche, culturali, ambientali e produttive, che possono e devono costituire un importante volano per lo sviluppo;
Integrazione: gli attori locali sono consapevoli del fatto che la frammentazione e la disomogeneità della realtà vibonese possono frenare lo sviluppo: integrare le diverse anime della città appare quindi essenziale per costruire un cammino di sviluppo comune e superare sterili conflitti;
Qualità e innovazione: dal processo è emersa una forte domanda di qualità ed innovazione, considerate necessarie a rendere competitive e sostenibili, dal punto di vista ambientale e sociale, sia le attività produttive e di servizio, sia la città nei suoi aspetti fisici e gestionali.

Gli obiettivi trasversali sono stati i criteri ispiratori della strategia di sviluppo condivisa, articolata in quattro linee d'azione:
1. il valore dell'identità e della cultura incentrata sulla valorizzazione del patrimonio culturale;
2. il valore dell'accoglienza turistica incentrata sul potenziamento della rete delle infrastrutture e dei servizi al turista.
3. il valore delle produzioni agroalimentari e industriali incentrata sulla qualificazione dei prodotti e delle competenze locali, nonch sull'aumento della sostenibilità ambientale dei processi produttivi che si svolgono sul territorio;
4. il valore della vita quotidiana incentrata sul miglioramento e sul coordinamento dei servizi sociali, con il diretto coinvolgimento del Terzo Settore.
Ogni linea d'azione è articolata, a sua volta, in azioni.

Il processo di partecipazione è stato di fondamentale importanza per condividere le linee d'azione e le azioni e concretizzarle in progetti puntali. In un primo momento, sono stati costituti 5 gruppi di lavoro, ognuno dei quali ha lavorato su un tema specifico, con l'obiettivo di approfondire la strategia di sviluppo condivisa e definire i progetti prioritari per realizzarla, con l'impegno concreto dell'intera comunità. La concertazione ha portato anche alla definizione di più di 90 progetti a lungo, medio e breve termine, scaturiti sia dalle oltre 50 schede-progetto compilate e consegnate dagli stakeholders, sia dalle proposte e dalle idee emerse durante i momenti partecipativi.
In seguito, al fine di dare una prospettiva più ampia alle iniziative puntuali, inserendole in una cornice progettuale di maggiore respiro, sono stati individuati, sempre sulla base di quanto emerso dalla concertazione, 5 pacchetti progettuali, o macroprogetti, che fanno riferimento ai principali temi e luoghi rivelatisi di particolare interesse per gli attori locali:
la Città Portuale: il porto e il sistema insediativo Vibo Marina-Bivona, che costituisce una sorta di seconda città, alternativa alla Vibo Valentia dell'entroterra;
Vibo per l'Agroalimentare, all'interno del quale il Distretto agroalimentare rappresenterà lo strumento principale per il coordinamento e la valorizzazione del settore agricolo e per la qualificazione delle produzioni tipiche locali;
la Rete dei beni culturali e ambientali diffusi sul territorio, che costituiscono un'importante risorsa per lo sviluppo turistico, oltre che per la crescita del senso di appartenenza e di identità collettiva dei cittadini; i Luoghi della produzione industriale, nei quali si concentrano le principali attività produttive del territorio vibonese;
il Sistema dei servizi alla persona, da potenziare in termini di dotazione quantitativa, di qualità dell'offerta e di coordinamento complessivo.

I macroprogetti, fortemente integrati tra loro ed internamente coerenti, hanno la funzione di raccogliere le iniziative per lo sviluppo del territorio intorno ad un'idea politica e progettuale forte, puntando non solo a concretizzare la vision Vibo Futura 2015: un Territorio di Valore, ma a (ri)definire il ruolo della Città in relazione alle dinamiche ed agli assetti del territorio provinciale e regionale, puntando sul rafforzamento dei principali settori dell'economia locale (turismo balneare e culturale, produzione agroalimentare, industria metalmeccanica), in un'ottica di sostenibilità sociale complessiva. Questi Macroprogetti hanno costituito il nucleo dell'attività dei Gruppi di Lavoro, formati da stakeholders particolarmente significativi, i quali si sono riuniti due volte per discutere e condividere macroprogetti e progetti e per avanzare nella definizione delle loro caratteristiche fisico-funzionali ed economico-finanziarie e dei partenariati necessari alla loro attuazione.

I progetti del Piano Strategico Vibo Futura 2015, grazie al loro inserimento in un quadro di sviluppo complessivo del territorio e in un sistema integrato di interventi tra loro coerenti e sinergici potranno accedere più agevolmente ai Fondi Strutturali 2007-2013, gestiti attraverso i Programmi Operativi FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) e FSE (Fondo Sociale Europeo) ed il Programma di Sviluppo Rurale (PSR), raggiungendo in questo modo obiettivi concreti di sviluppo.

Risultati ottenuti dal processo partecipativo

Gli attori locali coinvolti hanno manifestato un generale apprezzamento del processo partecipativo ed una presa d'atto dello sforzo compiuto dall'Amministrazione per ricostruire un rapporto di fiducia e di collaborazione con i cittadini e con i vari soggetti che operano sul territorio. è emersa una sostanziale condivisione della documentazione del piano e, in particolare, delle proposte progettuali incentrate sul coordinamento degli stakeholders e degli interventi sul territorio (Distretti agroalimentare e metalmeccanico, Consulta permanente per lo sviluppo del porto, Consulta delle associazioni, ecc.). è emersa una richiesta forte di razionalizzare ed ottimizzare le strutture ed i servizi già esistenti, nell'ambito di una domanda più generale di efficienza e di qualità complessiva del territorio: gli stakeholders si sono dimostrati consapevoli del fatto che Vibo Valentia, per essere attrattiva per imprese, turisti e cittadini (e quindi svilupparsi economicamente e non perdere risorse umane e finanziarie), deve offrire alti standard di qualità ambientale (potenziando i servizi di raccolta dei rifiuti, di pulizia e decoro urbano, di manutenzione del verde, ecc.) ed amministrativa (incrementando la partecipazione, promuovendo semplificazioni procedurali, aumentando l'efficienza degli uffici comunali, ecc.). In questo senso, le logiche di certificazione di qualità, inserite nel Piano Strategico pensando principalmente alle imprese, vanno estese anche alle attività della P.A., anche per rafforzare la fiducia dei cittadini nell'Amministrazione.


Comunicare il Piano Strategico: striscioni sulle mura del Castello Normanno-Svevo di Vibo Valentia per pubblicizzare uno degli incontri di condivisione

Il processo partecipativo alla base del Piano Strategico Vibo Futura 2015 ha avuto effetti molto positivi sulla comunità locale. è riuscito a creare consapevolezza tra gli attori locali circa lo stato attuale del territorio e riguardo all'importanza di impegnarsi personalmente per risolvere i problemi ed innescare i processi di sviluppo. Ha anche permesso di definire progetti di sviluppo concreti, condivisi e fattibili. Inoltre, è stato vissuto dalla comunità locale come un'importante opportunità e, soprattutto, come un segno positivo della disponibilità dell'Amministrazione a mettersi in gioco, ascoltando realmente il territorio attraverso il coinvolgimento dei soggetti che su di esso vivono e lavorano.

Uno dei risultati principali del processo è stato la volontà della comunità locale di portare avanti le attività di concertazione: è emerso in maniera esplicita l'auspicio che il lavoro di coinvolgimento e mobilitazione degli attori svolto finora venga ottimizzato e valorizzato, e che la concertazione diventi permanente ed istituzionalizzata all'interno dell'azione amministrativa ordinaria. Per rispondere a queste esigenze, è stata proposta una struttura di gestione, denominata Urban Center Vibo Futura 2015, finalizzata a promuovere la pianificazione strategica, concertata e partecipata, come metodo ordinario di governo dei processi di sviluppo locale da parte dell'Amministrazione comunale. Nello specifico, al fine di favorire i processi di attuazione e di implementazione del Piano Strategico Vibo Futura 2015, essa sarà il luogo unitario di discussione, verifica e proposta sulle molteplici tematiche legate alla trasformazione del Piano in strumento operativo per l'attrazione di finanziamenti ed investimenti pubblici e privati. L'Urban Center si occuperà di seguire i progetti definiti nel Piano Strategico e monitorarne le fasi attuative. Inoltre, metterà in campo tutte le azioni utili a:
proseguire l'attività di coinvolgimento e di coordinamento degli stakeholders, anche istituendo tavoli settoriali di concertazione e gruppi di lavoro su tematiche specifiche e su singoli progetti di sviluppo; stimolare la loro costante partecipazione, raccogliere osservazioni ed eventuali proposte per la rettifica, l'aggiornamento e l'implementazione dei contenuti del Piano stesso;
informare i cittadini sui contenuti e sull'evoluzione del Piano Strategico, mantenendo costantemente aggiornato il sito web e promuovendo campagne di comunicazione, sia a carattere periodico, sia in concomitanza con eventi specifici;
continuare a garantire il coordinamento tra Piano Strategico, PSC e gli altri strumenti di pianificazione e programmazione che agiscono sul territorio comunale, sviluppando ulteriori sinergie;
portare avanti una costante concertazione con le Istituzioni sovraordinate (Provincia di Vibo Valentia, Regione Calabria, ecc.), per la predisposizione di strumenti e di politiche di sviluppo tra loro coerenti e per la promozione di azioni di respiro sovralocale collegate al Piano Strategico.
L'Urban Center sarà composto da attori pubblici e privati. In questo modo, potrà rappresentare un modello efficace di coordinamento politico-istituzionale e tecnico-amministrativo, volto a valorizzare il processo partecipativo attivato con il Piano Strategico e ad ottimizzare le risorse umane, organizzative e finanziarie deputate alla sua gestione.

In conclusione, si pu affermare che il Piano Strategico di Vibo Valentia, nel panorama italiano, rappresenta una buona pratica di pianificazione partecipata e politiche di sviluppo locale, un esempio che testimonia quanto la partecipazione e il coinvolgimento della comunità locale, e la collaborazione tra un'amministrazione lungimirante, consulenti e stakeholders siano elementi fondamentali per il raggiungimento di obiettivi concreti di sviluppo condiviso.
Il Piano Strategico Vibo Futura 2015 è stato formalmente approvato dalla Regione Calabria nel 2009. L'Amministrazione comunale, nonostante un recente cambio di schieramento politico, ha deciso di portare comunque avanti il processo ed ha ottenuto un finanziamento di circa 21.000.000 di euro, tra fondi regionali e comunitari, per realizzare Programmi Integrati di Sviluppo Urbano (PISU), che dovranno comprendere progetti già inclusi nel piano strategico. Il Comune di Vibo Valentia ha recentemente pubblicato un bando per l'assistenza tecnica all'elaborazione dei PISU.


* Andrea Nobili e Federica Di Pietrantonio, architetti, sono esperti di pianificazione strategica e membri di iNExT, una struttura professionale di consulenza specializzata nell'assistenza tecnica per programmi di sviluppo locale sostenibili e partecipativi. .

1. iNext sta attualmente collaborando con il Programma ART GOLD2 in Albania a sostegno di due esperienze di pianificazione strategica nei distretti di Shkodra e di Valona.

Universitas Forum, Vol. 2, No. 1, September 2010





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